mercoledì 24 giugno 2009

I rischi che corre il nostro ospedale


Riceviamo e pubblichiamo


E’ di sabato scorso la notizia relativa al decreto assessoriale, firmato dall’Assessore alla Sanità Russo, che prevede per il solo settore pubblico (ospedali) il taglio di 2.064 posti letto (a differenza del dato inizialmente previsto, che era di 1.968). L’Assessore giustifica l’improvvisa e sconcertante manovra, con l’esigenza di evitare il commissariamento intimato dal Ministro Sacconi e di attuare la chiusura di ospedali superflui e la rifunzionalizzazione. Chiarisce attraverso la stampa, che entro il 31 agosto tutto dovrà essere completato, compresa la riforma delle ASL.

Ciò che senza dubbio ci preme qui mettere in evidenza è che tra le province, che pagano di più questa manovra, c’è proprio quella di Siracusa ed all’interno di essa la nostra zona–sud risulta essere la più penalizzata.

Il nostro ospedale unico Avola-Noto era già infatti stato assoggettato a rifunzionalizzazione, nel momento in cui i due ospedali erano stati accorpati diventando unico ospedale e sopprimendo i reparti “doppioni”.

Ma di questo la Regione Sicilia, attraverso l’Assessore alla sanità, non ha tenuto conto.

Infatti il piano iniziale prevedeva una riduzione di posti letto in provincia, che andava da 855 a 825; con il decreto assessoriale si è scesi fino a 750 posti, cioè 105 posti in meno.

La cosa più grave, che potrebbe paventarsi e che voci indiscrete indicano già essere prevista nell’ambito della riforma delle ASL, è addirittura l’unificazione degli ospedali di Siracusa_Avola_Noto in un unico distretto ospedaliero, con poco più della metà dei posti letto della provincia finalizzati a soddisfare le esigenze della popolazione di Siracusa città e dell’intera zona sud (circa 300.000 abitanti), riservando quasi la metà dei posti letto al resto della provincia, ossia alla zona nord (ove risiedono circa 100.000 abitanti). Le stesse voci parlano della trasformazione dell’ospedale Avola-Noto in semplice presidio ospedaliero, ossia presidio che si limita a fornire prestazioni ambulatoriali specialistiche.

Come Comitato per il diritto alla salute della zona sud siamo stati inviati, in data 22/06/2009, ad un incontro con il Sindaco di Avola ed il Presidente del Consiglio, i quali ci hanno fornito delucidazioni sullo stato di mobilitazione che si sta generando anche presso la classe politica siracusana.

I deputati regionali della nostra provincia affermano di essere rimasti all’oscuro di tale manovra, nonostante l’Assessore regionale ribadisca che tali decisioni erano già state concordate nel mese di dicembre 2008.

Il Sindaco di Avola ha fatto presente, che a breve si sarebbe tenuta la conferenza dei sindaci della zona sud, proprio per assumere una posizione ferrea verso la manovra sanitaria e cercare un confronto diretto con l’Assessore.

Il Comitato per il diritto alla salute della zona sud, nell’attesa a breve di notizie da parte dei rappresentati istituzionali, intende con la presente informare i cittadini ed invitarli ad attenzionare la problematica, certi che all’occorrenze, si sarà tutti disposti e pronti a mobilitarsi per la tutela del diritto costituzionale alla salute e la parità di trattamento con gli altri cittadini siciliani, come si è già fatto in passato.

Comitato per il diritto alla salute della zona sud della Provincia di Siracusa

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Volevo informarvi che giovedi' a Palermo ci sara' una riunione dei sindaci della zona sud (sollecitata dal nostro sindaco e accettata a Palermo) con assessore regionale alla sanita' Russo, il vice presidente regione Bufardeci e altri deputati e amministratori. L'assessore alla sanita' si e' gia' detto disponibile a discutere e riverificare la situazione relativa all'ospedale Avola-Noto. Io ho una (personale) certezza...cioe' che l'ospedale di Avola non sara' chiuso ne adesso ne in futuro. Saremo vigili su questo sia come amministratori e soprattutto come cittadini. Fanno bene il comitato per la salute, la chiesa, le associazioni e quanti altri si mobilitano per discutere e verificare le soluzioni piu' sane e costruttive di protesta in merito all'argomento in oggetto. Il nostro e' un ospedale importante per tutta la zona sud e per l'area estiva siracusana (fontane bianche, ognina, arenella ecc...) e nessuno lo tocchera'...costi quel che costi. Buona giornata. Fabio Cancemi

Fabio Cancemi ha detto...

Quanto sopra e' stato scritto dal sottoscritto. Fabio Cancemi.