
Pubblichiamo un articolo apparso sul Corriere degli Iblei e su Libertà segnalatoci da Cristian Patanè
Cristian Patanè vince il “Cervelli in Corto 2009” a Quarrata (FI) con l’opera “L’uomo Nero (o come quando gli eroi andarono in vacanza)”, portando a casa il premio delle critica cinematografica “Menzione Speciale Vivaldo Matteoni”. Una grande soddisfazione per il neoregista diciassettenne avolese, che si è confrontato con registi del calibro di Fausto Brizzi (David di Donatello per “Notte prima degli esami”) e Stefano Chiodini (Golden Globe per “Sotto le foglie”).
Già il critico e regista cinematografico svizzero Paolo Lelius lo aveva “etichettato” come "uno dei migliori registi emergenti siciliani, un prodigio"
Una sfilza di riconoscimenti per il nostro giovane filmaker e non è ancora la fine. Alcuni lo definiscono un ragazzo prodigio per la finezza e l’eleganza con cui riesce a plasmare la realtà attraverso le immagini dei suoi corti che accompagnano delle “non storie”, come piace definirle al regista. Insomma, forse la Sicilia sta per partorire un nuovo Tornatore o un nuovo Crialese, che con pochi mezzi e con lavori autoprodotti riesce a tenere testa a registi rinomati e con molta esperienza nel settore.
Lo abbiamo incontrato al ritorno da Firenze. Così ha risposto ad alcune nostre domande:
Dicono che farai molta strada, quali sono gli obbiettivi che vorresti raggiungere?
Spero tanto che farò strada, ma spero anche di non stancarmi prima di raggiungere i miei obbiettivi. Per ora sono tre e non sono nemmeno così irraggiungibili. Vorrei entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, dove tutti i più grandi registi italiani hanno messo piede; girare il mio primo corto in pellicola 35mm (ed è un desiderio che realizzerò presto per il mio prossimo corto); non essere più chiamato “emergente”.
Hai già in mente la sceneggiatura del tuo prossimo corto? Sai già come lo intitolerai?
Diciamo che è pronta da un bel po’, infatti siamo già in pre-produzione. Vorrei realizzare un adattamento de “Le notti Bianche” di Dostoevskij. Finalmente nei titoli di testa e di coda figureranno alcuni nomi di una certa importanza. Il titolo sarà “Le notti bianche (o come quando il colore perse di ogni significato)”.
Quali nomi figureranno? Dove hai intenzione di andare a girare?
Intanto ho la mia prima produzione con la Soc. Coop. L’immagine di Rosario Errico (regista di “Ballerina”, con G. Giannini, M. Stella, A. Haber, M. Abram). Con il Maestro Errico sono in ottimi rapporti, dato che sarò il suo assistente alla regia per il suo nuovo film “Le nuove schiave”, in cui ci sarà un cast artistico maggiore rispetto ai nomi prima citati. L’esecutivo sarà firmato dalla Azteca Film Production. Il cast artistico sarà formato da: Cristina Lippolis Rambaldi (nipote del Maestro Carlo Rambaldi), Nicola Pistoia, Donatella Liotta, Daniela Mozzato e forse, ma è ancora da definire, figurerà la grande Lucia Sardo. Per la colonna sonora mi sono rivolto alla Taranta Power di Eugenio Bennato e forse figurerà anche lui nel corto. Questi sono i nomi che posso annunciare con maggiore sicurezza. Per le locations siamo andati a Latina, dato che la Latina Film Commission ci ha dato il suo patrocinio.
A chi senti di dedicare queste vittorie?
Le dedico al mio vecchio amico Antonio Caldarella, attore scomparso prematuramente, che mi ha prestato la sua voce ne “L’uomo Nero (o come quando gli eroi andarono in vacanza)” e a cui avevo proposto il ruolo di protagonista nel mio prossimo corto.
Chi ringrazi per queste vittorie?
Ringrazio gli attori che hanno partecipato gratuitamente (Antonio Caldarella, Beatrice Campisi, Azzurra Altomare, Tony Tiralongo), Giorgio Nanì La Terra per il service audio/video, il Comune di Palazzolo e tutti coloro che mi hanno aiutato e che mi hanno permesso di riuscire a concepire un prodotto professionale superando le numerose difficoltà incontrate.
Ti ritieni soddisfatto dei tuoi lavori e di questi successi?
Non abbastanza, ma ci sono persone che lo sono per me.
16 commenti:
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Grande Cristian! Questa è la risposta a chi non crede in te! Spero che in qualche modo potremo gustare altri dei tuoi corti qui ad Avola.
Visto, nell'articolo si ringrazia il Comune di palazzolo e non quello di Avola. Chissaà perchè?
Beh, se hai gareggiato con registi come Fausto Brizzi e Sefano Chiodini ed hai vinto, hai tutti i miei applausi. Complienti!
Cristian ci puoi spiegare perchè ringrazi il comune di Palazzolo e non quello di Avola?
Perchè il comune di Palazzolo ci ha dato il permesso di girare nel municipio con la possibilità di usufruire di tutti i locali e di tutti i servizi possibili. Si è anche mobilitato per il catering e per farci affittare una casa a poco prezzo, sfruttando il patrocinio. Inoltre ha messo a disposizione dei trasporti runner per delle urgenze risolvibili all'interno della città, e poi i palazzolesi ci hanno accolto e rispettato tantissimo. Ad Avola non farò mai più niente, perchè ai miei esordi, ho trovato molta ostilità negli avolesi e anche in alcuni amministatori (tranne delle eccezioni come Corrado santuccio e alcuni suoi collaboratori). Non do la colpa agli amministratori se ormai tutto quello che faccio, lo faccio fuori da "casa", perchè comprendo che spesso non si è preparati (anche se quando vengono quelli di Giffoni si mobilita tutta la cittadinanza). Speriamo che un giorno le cose possano migliorare e che ci siano più aiuti in questo ambito, soprattutto per quei giovani (come l'anonimo che non riesce a realizzare le sue idee) che hanno voglia di lavorare nel territorio per lo sviluppo del territorio. Purtroppo qui, se non sei Crialese o Tornatore, pochi ti aiutano davvero. Ribadisco, non farò progetti nè ad Avola nè d'intorni, fino a quando queste persone, vittime del provincialismo, non impareranno a rispettare le cose che faccio (ci sono aneddoti aberranti che potrei raccontare). Grazie.
Questo è un classico esempio di fuga dei cervelli!
Per il Giffoni si mobilita la cittadinanza perchè c'è la classica passerella dei politici accattoni..per il resto come dice Christian se non hai un nome non ti aiutano, pensano ai loro interessi e ad aiutare un emergente non ci guadagnano niente..preferiscono organizzare altre minchiate per il magna magna lasciando in disparte eventi che potrebbero aiutare giovani talentuosi..quindi non c'è da scandalizzarsi se gli avolesi che ce l'hanno fatta lavorano tutti fuori e noi siamo famosi per le grandi gesta dei carduna..non a casa l'intera provincia ci odia..
Anonimo, non essere così disfattista. Io mi sono avvicintao al cinema anche grazie al Giffoni Film Festival. E' una iniziativa che sposo e che, secondo me, può dare una piccola opportunità di vetrina a molti giovani. La cosa che non condivido, è che si concentrino tutte le forze solo per quella manifestazione. E poi c'è anche la questione dei concorsi a premio e della loro consequenzialità, cosa non indifferente.
Cristian, ma che dici? Tu meglio di tutti lo dovresti sapere. I corti di Manlio fanno schifo e le sceneggiature da realizzare lo fanno ancora di più!!! Non ci sono criteri in questi concorsi, sono un pugno di magna magna, senza un minimo di cultura cinematografica e il risultato è che ad Avola ci sono professori e studenti che si sentono Fellini e Kubrick. La cosa che mi fa più scocciare è che ci sono dietro un botto di soldi. Quant'è la parcella di Manlio "K" per fare il corto vincente? Ma invece di darli a lui, perchè non glieli date ai ragazzi, facendo loro prima un corso di regia. Che cavolo centra che scrivono le sceneggiature e poi le realizza uno "grande" che viene da fuori (e le fa anche male, ma male male, con troppi errori)? Si chiama un esperto e si paga per insegnare ai ragazzi come maneggiare la macchina, come impostare la fotografia e l'audio, come il montaggio, ecc ecc. Le attrezzature le presto io, magari si accola anche Cristian, dato che so con cosa lavora (sono molto meglio le nostre che quelle che ci propongono quelli di Giffoni). Così, cari amministratori, voi risparmiate, i ragazzi imparano di più e "noi dilettanti cinenematografici" ridiamo di meno. L'idea è molto bella, spero che non muoia mai questa iniziativa, ma bisogna cambiare l'assetto e rendere tutto molto più serio.
Il bello è che le sceneggiature non vengono manco lette quasi..di recente fu fatta vincere la sceneggiatura di una persona di proposito perchè aveva un certo peso e rompeva le palle da anni..lo stesso Manlio lo fece anche capire..quindi se le cose restano così meglio che al Giffoni ci vanno solo loro a vedersi le porcate che girano..ci credo che Manlio fa il lavoro male..gli danno da girare sceneggiature scritte coi piedi o che fanno proprio cagare.. by l'Anonimo di prima
Caro Anonimo, il problema è anche il regista! Chi ha mai avuto a che fare con la regia si indignerebbe a guardare i mille sbagli di Manlio: bilanciamenti sbagliati, immagini sgranate e sovraesposte, movimenti senza criterio... Più che corti, sembrano matrimoni. Non hanno le minime competenze nemmeno nella fotografia e nel montaggio. E poi mi incavolo quando Manlio dice che sono prodotti per i giovani, facendo intuire che manca il materiale umano per un determinato tipo di prodotto. Invece non è così, prima di tutto dovrebbe darsi una regolata lui. Nel corto di Cristian, ad esempio, non vedo niente di hollywoodiano, tutte attrezzature accessibili e tutte su quasi lo stesso livello. Allora come mai il corto di Cristian è una cosa davvero professionale e invece quelli di manlio sembrano degli spot pubblicitari studenteschi amatoriali? Caro Cristian, avrai capito chi sono, sai come la penso di questa gente. Non cercare di giustificarli, come al tuo solito, sai meglio di me che quello che dico è vero.
Cameraman, hai ragione ad essere incacchiato! Io ho partecipato alle riprese di 24 metri e ti giuro che sono rimasto sconvolto dalla poca tecnica di Manlio. Nemmeno le cose essenziali. Anche io sono un apppassionato come te e Cristian. Tempo fa acquistai anche io la mia attrezzatura e ora lavoro a salerno come operatore video, quindi so cosa significa avere le nozioni basi di regia. Eppure tutti hanno una buona impressione, tutti rimangono abbagliati dalle magiche parole: motore partito, azione! Invece io mi rendevo conto che il comune stava investendo male i suoi soldi e da un lato ridevo, perchè era divertente guardare questo "regista" come si muoveva, dall'altro piangevo, perchè poco tempo prima ero andato a chiedere al comune un servizio da operatore nella speranza di lavorare e mi era stato risposto che il comune non aveva nè i mezzi nè i giusti canali per inserirmi. La storia è un po' più complessa, ma non vi romperò. A presto
Ma è normale che il tuo corto è strafigo, ci sono tutti attori e cantanti professionisti. Dal mimo all'attore avolese, uno non bravo non c'è. Si vede che hanno tutti anni e anni di esperienza alle spalle e che sono professionisti. Se avessi fatto io un corto con quel cast, anch'io avrei vinto tutti sti premi così grossi!!!
Il mimo sono io; la cantante lirica è Beatrcie Campisi, una liceale di 18 anni; la ballerina è Azzurra Altomare, una ragazza di 19 anni; e il violinista (anche uomo nero) è Antonio Tiralongo, di 19 anni anche lui. Come vedi non c'è nessun professioista, a parte il caro Antonio nella voce narrante. Siamo tutti solo ragazzi "talentuosi".
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