
Articolo pubblicato sul sito www.corriere.it
Ufficialmente sono omologati. In realtà sono risultati completamente deficitari alle prove di assorbimento all'impatto e di scalzamento. Per questo la Guardia di Finanza di Genova ha sequestrato in tutta Italia oltre settemila caschi da motociclista nell'ambito dell'operazione «Non ci casco».
I caschi hanno il numero di omologazione E24050006. La Gdf chiede di controllare che l'etichetta all'interno di ogni casco: se dovesse corrispondere, consiglia di consegnare il casco alle Fiamme Gialle perché insicuro. I controlli sono ancora in corso e potrebbero esserci dei nuovi sequestri.
I caschi sono stati prodotti da due aziende lombarde che hanno avuto l'omologazione dei prototipi in Irlanda (la normativa comunitaria prevede che possa essere ottenuta in tutto il territorio Ue), ma in fase di produzione non avrebbero mantenuto le caratteristiche dei modelli presentati. Successivamente, le due società indagate avevano presentato la documentazione al ministero dei Trasporti e qui, dopo un primo controllo dei documenti, erano state rilasciate le etichette (i finanzieri ne hanno sequestrate 20 mila).
Solo dopo la segnalazione della Procura i campioni dei caschi sono stati sottoposti a specifici controlli, con la consulenza di periti, rintracciando così i gravi difetti. Resta da verificare se nei passaggi seguiti per ottenere le varie certificazioni ci possano essere state delle complicità.
Che ne dite controlliamo i nostri caschi o nel caso di Avola il problema non si pone?
2 commenti:
E certo che non si pone, che domande! Nun ni mittemu mancu chiddu scassu!
Siamo proprio senza speranza!
vedrete ke tra qualke settimana inizieranno i controlli a tappeto x 3 giorni e ke dopo avere rovinato qualke disgraziato poi tt ritornerà come prima
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