lunedì 30 marzo 2009

Band emergenti, scade la domanda per il concorso


Articolo di Gabriella Tiralongo per La Sicilia del 29 marzo


Martedì 31 marzo è l’ultimo giorno utile per poter presentare la domanda di partecipazione alla terza edizione del Concorso Band Emergenti, riservato a tutti i gruppi musicali siciliani i cui componenti devono avere un’età compresa fra i 14 e i 29 anni.

Le band saranno in gara nei giorni 5, 7 e 8 maggio, nel corso della settimana dedicata alla Rassegna del cinema per ragazzi CinemAvola. In palio mille euro e la partecipazione al Giffoni Music Concept, se anche quest’anno sarà confermato il concorso per le band a Giffoni Valle Piana. Per i vincitori della terza edizione della competizione canora c’è un’altra interessante opportunità: la partecipazione al concorso nazionale Etna Rock.

«CinemAvola ci riserva sempre delle grandi sorprese - annuncia l’assessore al turismo Fabio Cancemi -. Il noto produttore discografico Carmelo Guglielmino ha dato la sua incondizionata disponibilità a partecipare alla finale del nostro concorso per band emergenti e, a suo insindacabile giudizio, selezionare una band che acceda direttamente all’Etna Rock. Questa nuova
collaborazione ci fa capire quanto il nostro concorso stia crescendo e si stia imponendo nel panorama musicale siciliano. Un dato che va a nostro merito è la capacità che abbiamo di lavorare intensamente per concentrare per l’evento in città, in un’unica settimana, giovani interessati alla musica, al teatro, al cinema, insegnanti e accompagnatori anche dall’estero, per un risultato di grande promozione del territorio e, allo stesso tempo, di agevolazione del lavoro per gli operatori locali del settore».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Per 3 anni e mezzo, circa 30.mila euro mensili, denaro prelevato dalle tasse che noi cittadini paghiamo al Comune, serviranno per pagare il gettone di presenza a 100 euro per ogni inutile seduta di commissione e consiglio, perché 22 consiglieri comunali hanno deliberato l’aumento del gettone in barba alle recenti leggi nazionali e regionali che prevedevano la riduzione dei costi della politica.
Ricordiamoci, alle prossime elezioni amministrative, i nomi dei 22 consiglieri che hanno votato questo famigerato provvedimento a discapito dei sevizi comunali:
1. Amato Nino,
2. Grande Sebastiano,
3. Jacono Salvatore,
4. dott. Alia Fabrizio,
5. prof. Caruso Maria Grazia,
6. Caruso Sebastiana,
7. dott. Caldarella Giuseppe,
8. dott. Canonico Giovanni,
9. Canonico Adriano,
10. Montoneri Sandra,
11. Amato Salvatore,
12. Loreto Corrado,
13. Agricola Giuseppe,
14. dott. Mirando Salvatore,
15. Oliva Corrado,
16. Piccione Antonio,
17. Dell’Albani Sebastiana,
18. Marino Vincenzo,
19. Morale Venera,
20. Lanteri Giuseppe,
21. Tardonato Francesco,
22. dott. Artale Francesco

PER NON DIMENTICARE e scusate l’intromissione nel post-

Rosso Malpelo ha detto...

Caro anonimo che mi ha preceduto.
Non vorrei deluderti con la mia affermazione, tuttavia sono fortemente convinto che dei 22 elementi che hai messo in elenco, saranno solo tre-quattro che alle prossime elezioni non verranno riconfermati (non pensare, comunque che molti degli otto restanti siano fatti di diversa pasta). Ma la riconferma o meno non dipenderà certo dal fatto che qualcuno terrà conto del gettone pietra dello scandalo, ma per il fisiologico avvicendamento nelle poltrone di consigliere.
Purtroppo l'avolese medio, tra cui inserisco anche il sottoscritto, non riesce a comprendere la gravità del gesto in se stesso che è stato attuato dall'attuale Consiglio Comunale.
Al cittadino comune interessa ancora il piccolo favore, la pratica della pensione di invalidità, il cartellino per il posteggio degli invalidi, la richiesta di contributo, la borsa lavoro, la "spintarella" sulla pratica edilizia, l'asfalto per ricoprire la buca davanti a casa sua, la pubblica illuminazione nella strada della casa in campagna o, per chi ci crede ancora ed è disposto a farsi prendere per i fondelli, la promessa del posto di lavoro a titolo definitivo.
Insomma l'avolese medio ancora si accontenta, o forse ha bisogno, di sentirsi dire: "NUN C'E' PROBLEMA. TU STATTI BEDDUU QUETU, CA PPI CHISSU CI PENSU IU".
E, lo sappiamo tutti, che nella stragrande maggioranza dei casi questi "favori" non sono altro che i normalissimi diritti dei cittadini.
E gran parte delle persone elencate sono dei veri e propri professionisti del mestiere di "sbrigafacenni" e abilissimi nel vendere il ferro vecchio al prezzo dell'oro finissimo.
Loro ovviamente vendono quello che hanno, ma tutto si può loro addossare tranne la colpa di sedere su quelle sedie "sempre più pregiate".
Quella responsabilità, purtroppo, ce l'abbiamo noi che, votandoli, li mandiamo ad occupare quei posti così importanti per la collettività.