
Per molti studenti avolesi frequentanti le scuole superiori di Noto, Pachino, Ispica e Siracusa, e per moltissimi altri iscritti all'Università di Catania ieri è stata una giornata di inferno. La stessa sorte degli studenti è toccata anche ai lavoratori pendolari che riprendevano l'attività dopo le feste natalizie.
A causa della riapertura dei cantieri nel centro storico sono stati cambiati i percorsi e le fermate cittadine per i bus che da Avola portano nelle altre città della zona sud o verso Siracua e Catania.
Il problema è che di questi cambiamenti che risalgono agli ultimi giorni del 2008 nessuno o quasi è stato informato. A parte qualche fogliettino pare che nè l'amministrazione nè i vigili urbani abbiano informato i cittadini con un avviso pubblico tramite manifesto o messaggio televisivo.
La logica conseguenza è stata una giornata persa per studenti e lavoratori, tutti arrabbiati per il disservizio e per il fatto che le nuove fermate (via Falcone e via Orsini) non sono facilmente raggiungibili da chi è sprovvisto di un mezzo di trasporto.
Qualcuno infatti ha già proposto al comune di mettere a disposizione un servizio di bus navetta che dal centro città conduca i pendolari alle nuove fermate.
10 commenti:
dilettanti
Quando l'attenzione di chi ha il compito di gestire questi piccoli imprevisti è tutta concentrata sulle poltrone le sedie gli sgabelli e così via poi non ci si deve sorprendere di fatti come questo. A nord sono sotto zero per la temperatura ma noi lo siamo per altro.
Vorrei esprimere la mia solidarietà agli studenti e ai lavoratori pendolari, i quali avrebbero meritato di certo maggiore attenzione.
Mi sembra un problema che era prevedibile e dunque evitabile. Così non è stato e come sempre accade in queste corcostanze a pagarne le conseguenze sono i cittadini.
Io sono del parere che tutti i mali non vengano per nuocere e mi auguro proprio che al termine dei lavori nelle strade del centro urbano la strada che è stata "aperta" per necessità venga mantenuta anche successivamente e, a titolo definitivo, si istituiscano le fermate dei pullman di linea solo fuori del centro storico.
Mettiamo un attimo da parte le abitudini che abbiamo nel desiderare sotto casa tutto ciò che è possibile avere: il bar, l'edicola, il tabaccaio, il supermercato, il panificio, la farmacia, la merceria. etc. etc., tutte cose necessarie, ma raggiungibili anche con una sana passeggiata.
Ora, pur riconoscendo il disagio nell'avere le fermate dei pullman EXTRAURBANI fuori dal centro storico (il disagio attuale deriva dal fatto che finora le fermate sono state sempre nelle piazze), guardiamo un pò più lontano del nostro naso e vediamo in quale città o comune più piccolo si vedono autobus in centro. Nelle città ci sono i bus urbani, ma nei piccoli centri le fermate sono fuori dal perimetro storico, vale a dire laddove le strade, più ampie di quelle strette del centro, permettono agevolmente le manovre dei torpedoni.
Se poi consideriamo che ad Avola il percorso dei bus di linea si snoda in maggior parte su strade a doppio senso, ecco che i disagi si accentuano ancora di più.
Allora io proporrei di tentare di istituire i minibus urbani che, nel centro storico, oltre che collegare le piazze e i punti di maggiore interesse, colleghino pure con le fermate dei pullman di linea che effettuano soste in Via Falcone, Via Siracusa, Campo sportivo, Centro Commerciale, Ospedale o comunque dove le aziende dei trasporti lo ritengano più idoneo.
Porebbe anhe essere un buon motivo per iniziare a cambiare "mentalità veicolare" al cittadino avolese e nel contempo a rendere più vivibile il nostro centro urbano che, a lavori ultimati, potrebbe essere davvero una bela bomboniera con piazze e strade più a misura di pedone.
Sarebbe chiedere troppo?
Saluti a tutti. Nemo.
Nemo hai ragione però hai trascurato un dettaglio. Ma ti sei guardato in giro? Hai visto le facce?
Al comune sono troppo impegnati ,assessori e consiglieri, se avete letto il giornale di stamattina alle ore 10 c'era una rinunione per discutere sul taglio delle indennità, in particolare il taglio dell'indennità del vice pesidente, e il presidente, affranto dal dolore, manifestava solidarietà al vice presidente Nuzzo Grande per questa dolorosa perdita, e per aver svolto con dovizia il suo dovere ( vulissimu sapiri chi cosa ha fattu????), Per cui essendo troppo impegnati con queste vicende "provvisoriamente" stanno trascurando in problemi della città. COSA RI SCIRI GINTI, ARRICRIATIVI a vutalli. Povera Avola
Sono attapirati per i tagli delle indennità?
Come deve sentirsi un precario che ha subito tagli dei posti di lavoro, trovandosi senza uno stipendio, quando arriva a fine mese con l'affitto o la rata del mutuo da pagare, i figli da mantenere, le lacrime agli occhi, le pezze al di-dietro... COSA RI SCIRI I SENSI!!!
E' scoppiato il caso vicepresidente, le hanno tolto l'indennità, e stanno convocando il Consiglio Comunale d'urgenza per Mercoledi a cosa e troppu importanti po paisi, COSA RI PERDIRI I SENSI E RI SCIRI GINTU.
Vorrei vedere se certe cariche fossero senza indennità o con cifre bassissime, di sicuro al palazzo ci sarebbero solo persone che hanno a cuore i problemi della città.
Questa è la classe politca Avolese che noi cittadini abbiamo eletto democraticamente, sucaminilla e ben ci sta. IATRU CA PERDIRI I SENSI E SCIRI GINTU, CA CI VOLI NA BUMMA ATOMICAAAAAAAA, CA RU NA LASSARI MANCU NA TRACCIA RI ESSIRI VIVENTI.
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