lunedì 22 dicembre 2008

"Scrivi poesie quindi sei gay". Un tragico epilogo


Prendendo spunto da alcuni articoli di cronaca pubblicati nel sito corriere.it vi raccontiamo la storia tragica di un ventenne siciliano detenuto in un carcere catanese.

«Scrivere poesie è da omossessuali». Sarebbe stata questa la motivazione con la quale due anni fa 8 mafiosi reclusi del carcere di piazza Lanza a Catania avrebbero violentato un ventenne detenuto, pure lui affiliato a una cosca. L'episodio è avvenuto due anni fa ma è reso noto soltanto nel mese di agosto dal legale della vittima, l'avvocato Antonio Fiumefreddo, intervistato durante "Klauscondicio", la trasmissione di Klaus Davi su YouTube.

«Il ragazzo - ricorda Fiumefreddo - scriveva poesie e aveva modi che potremmo definire effeminati. Non so nemmeno se fosse omosessuale, ma così venne ritenuto dagli altri detenuti e fu trattato in carcere come tale. Fu violentato - rievoca il penalista - da un gruppo di otto detenuti, tutti in carcere per gli stessi reati, e fu costretto al ricovero in infermeria con nove punti di sutura all'ano». «Il giovane - rivelava ad agosto Fiumefreddo - è ancora in carcere, ma per quell'episodio non ci fu alcuna conseguenza o punizione per i suoi aggressori». Secondo il legale queso è dovuto a «un problema che attiene all'ipocrisia del sistema». «L'episodio conclude Fiumefreddo - non è l'unico, credo che sia accaduto anche molte altre volte».

Mercoledì è uscita la notizia che questo giovane di cui non è stata resa nota l'identità si è suicidato nel carcere catanese di Bicocca dove era detenuto.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

I maiali che hanno fatto questa cosa abominevole devono sapere che la loro povera vittima forse era omosessuale ma loro che sono andati con un uomo sono finocchi, aricchiuna e spero che un negro scikkigno gli faccia provare una sofferenza cento volte superiore a quella che hanno causato loro al povero ragazzo.

Anonimo ha detto...

ke tristezza...
la grettezza umana non ha limiti.

Anonimo ha detto...

ignoranza barbara..

Anonimo ha detto...

L'umanità dell'uomo è in pericolo!
Umanizziamo il mondo e tutti avranno cittadinanza.
Prof. Maria Grazia Caruso

Anonimo ha detto...

Purtroppo, parafrasando una frase della ex ministro Luxuria, fin quando ognuno di noi si concentrerà su quanto c'è di diverso e non su quanto ci accomuna, difficilmente riusciremo a umanizzarci.
Fin quando qualcuno continuerà a pensare che l' omosessualità sia una malattia o, niente di meno che, un reato, difficilmente si andrà da qualche parte.