
Navigando su vari siti che si occupano di scuola e dintorni la notizia del giorno è l'approvazione di una legge proposta dalla Lega che prevede l'istituzione nella scuola dell'obbligo di classi riservate agli alunni stranieri che non parlano o parlano poco la nostra lingua.
Queste classi prenderanno il nome di "classi d'inserimento" e l''ingresso degli studenti stranieri nelle nostre scuole in futuro potrebbe avvenire attraverso nuove regole: somministrazione di test e altre prove di valutazione. Chi non le supererà verrà inserito in queste apposite classi che secondo i promotori della legge dovrebbero favorire l'apprendimento della lingua italiana, prima di autorizzare l'ingresso nelle classi tradizionali.
Con questa riforma si aiuteranno davvero i bimbi stranieri ad integrarsi meglio o si stanno creando delle classi di serie B? Voi cosa ne pensate?
10 commenti:
Siamo governati da fascistoidi, ogni giorno leggiamo sul giornale che hano picchiato uno di colore. La Russa porge gli onori ai "ragazzi di salò".......
poi dopo sta notizia sulla scuola,
ci mancano solo le leggi razziali e le camicie nere.
Sorprendentemente però ho letto su repubblica di oggi che la fiducia in berlusconi e nel suo governo non è mai stata così alta 64%.
Qualcuno sa spiegarmi perchè???
Alla faccia dell'integrazione, serve a far crescere razzisti i bimbi italiani.
Piano piano si arriverà alle leggi razziali.
Gli italiani? Se lo dice silvio va bene così!
Nell'articolo che stiamo commentando c'è un errore perchè non è stata approvata nessuna legge ma semplicemente una mozione che impegna il governo a "rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, favorendo il loro ingresso, previo superamento di test e specifiche prove di valutazione". Quindi si tratta solo di un atto di indirizzo e non di una legge.
All'azzurrino, che tanto si preoccupa di puntualizzare le differenze degli atti che un esecutivo pone in essere, vorrei chiedere se per lui c'è differenza tra un bambino che, seppur figlio di immigrati, vive dalla nascita in Italia e i bambini che sono figli di nostri connazionali.
Io penso che, a questo punto, l'indirizzo (così come viene definito da Azzurrino) dovrebbe riguardare anche i nostri bambini e per un duplice motivo:
1)Per non creare discriminazioni razziali verso chi ha scelto l'Italia per dare un futuro ai propri bambini;
2)Per salvaguardare anche i bambini italiani, visto che non sta scritto da nessuna parte che sono tutti in grado di affrontare le insidie delle scuola allo stesso modo.
bravo negretto!!!
tra l'altro il post riguarda esattamente ciò che tu hai commentato, e non particolari giuridici francamente poco interessanti come ha fatto azzurrino (cui nome è già tutto un programma).
un saluto
"rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, favorendo il loro ingresso, previo superamento di test e specifiche prove di valutazione"...
scusare ma io non capito bene, io fare erasmus e master in italia, ma non parlare bene italiano, solo poco-poco... io parlare inglese, francese, tedesco; ma finire io in classi speciali a parte di studenti italiani?...io avere gia comprato grembiule firmato "Prada" pensate andare bene per vostra cultura italiana?...sotto grembiule io avere solo vestiti comprati "mercati delle pulci"...meglio mettere grembiule firmato...;)
Gaia
Questa proposta e' una vergogna, che cambia radicalmente i connotati della scuola pubblica. Da luogo dell'integrazione, dell'apprendimento e della socializzazione, ora diventa luogo di segregazione, intolleranza e diffidenza.
Se ne vuoi sapere di piu', leggi qui
Dopo le risate che mi sono fatto leggendo il commento di Gaia, provo a dire la mia.
Visto il calo drammatico della natalità in Italia, il futuro della nostra società passa dalla capacità di integrazione tra cittadini italiani e stranieri.
Non voglio dubitare della buona fede di chi ha fatto questa proposta, ma non posso nascondere la mia paura che, anche nel migliore dei casi, rischiamo di avere come effetto collaterale quello di insinuare tra i bambini la percezione che l'altro è diverso e va messo da parte.
Io penso invece che la scuola sia il luogo in cui concentrare al massimo gli sforzi di coesistenza ed integrazione tra razze e culture differenti, anche a costo di affronatare le tante difficoltà che possono esserci a gestire una classe multietnica. D'altronde, chi può dubitare che porre le basi di una reale integrazione tra popoli sia cosa semplice?
Ma per i bambini questo sarebbe un utilissimo esempio per imparare a coesistere e per divenire tutti insieme gli italiani di domani. Tutti accomunati dal medesimo destino, quello di fare grande il nostro paese.
Concordo con Negretto che l'indirizzo della mozione dovrebbe riguardare tutti indistintamente dalla nazionalità oppure nessuno.
Sono Azzurrino mica Ottusangolo.
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