
Pubblichiamo la bellissima email ricevuta da Salvatore Vaccarella
In un 2008 bombardato da reality, tronisti e starlette, mi chiedo con preoccupazione se c’è ancora spazio per la cultura. Non mi premeva porgere questa domanda in un qualsiasi palazzo aristocratico, in quanto avrei trovato una risposta (più o meno di circostanza) sicuramente positiva. Mi premeva rivolgere i miei dubbi alla piazza, a tutti noi comuni mortali che frequentiamo abitualmente Viale Lido Blog, uno dei più importanti punti di ritrovo virtuali avolesi, in cui nascono spesso accese discussioni su i cantanti neo-melodici partenopei, sul dualismo Hydria-7Chords (W la musica e i giovani talenti, non litighiamo per carità, ce ne fossero di più in giro ragazzi come loro) o quant’altro fa scalpore ad Avola. E per questo mi chiedo: perché non ci sono mai state discussioni sulla musica classica? Mi spiego meglio.
Ho realizzato i questi ultimi mesi due eventi qui ad Avola che hanno trovato il giusto spazio sul blog (ringrazio la redazione per questo) ma non hanno mai generato nessuna discussione. Uno di questi eventi, “Avola in musica, sulle note di Amadeus” del 4 agosto, che ha visto suonare l’Orchestra da camera di Kiev (scusate se è poco) al centro giovanile, inserito nel programma dell’Estate Avolese (anche se un po’ sottovalutato dai redattori del programma, guardare per credere) e quindi anche dai post giornalieri di Viale Lido Blog, nonostante l’importanza culturale ha avuto “l’attenzione” soltanto di due commentatori, un tale Gianni (che ringrazio tantissimo) che ha apprezzato l’evento ma non sono sicuro se si riferiva al mio o alla serata di teatro ad Avola Antica, e uno ero io che spiegavo i propositi per il futuro.
La domanda sorge spontanea: MUSICA CLASSICA. PERCHE’ NO? Mi risponderete forse “Ma chi è sta cosa!” o “Fa calari u sonnu” oppure ancora “Vabbè mi vagghiu a manciu na pizza ca è megghiu”. Ok bene, c’è a chi piace e a chi no, d’altronde ho avuto sempre il pienone di pubblico nelle serate che ho organizzato qui ad Avola. Ma allora perché quando ascoltiamo il brano al pianoforte “Come sei veramente” di Giovanni Allevi (che con tutto il rispetto per il compositore capellone in jeans e camicetta non ha nulla a che vedere con tutto ciò che offre il repertorio pianistico degli ultimi quatto secoli) saltiamo tutti all’aria meravigliati … “Pi che beeellaaa! Chista è chidda ra pubblicità ra machina!”? Oppure se ascoltiamo la Sinfonia K550 in Sol minore di Mozart ci si raddrizzano le orecchie e … “Troppu bella! Chista è chidda ca c’è comu soneria ndo cellulari!”? D’altronde la cosa che mi hanno detto in molti ai miei concerti avolesi è stata “Non credevo che fosse così bella e anche se non sono un cultore del genere ho apprezzato molto ”.
Cosa voglio dire con questo? E’ tutta questione di disinformazione generale ma soprattutto di mediaticità, di appeal che evidentemente, in un 2008 bombardato da reality, tronisti e starlette, la musica classica FORTUNATAMENTE non ha. Io sono un cultore del genere, e vabbè. Ma la domanda che vi pongo (soprattutto a noi giovani), amici di Viale Lido Blog, che è pure il mio augurio, la mia speranza, è questa:
TRA UN’ISOLA DEI FAMOSI E UN UOMINI E DONNE NEL 2008 TROVEREMO ANCORA UN PO’ DI TEMPO PER LA CULTURA?
Che sia leggere un libro, andare a una mostra o ascoltare musica classica (la tecnologia ci aiuta, internet è zeppo di classica da scaricare). Che tutto ciò sia meglio di andare a bere, a litigare in discoteca o a drogarsi non l’ho certo scoperto io. E se i giovani d’oggi siamo così è anche demerito di una società e delle varie istituzioni che tutto fanno fuorchè incentivare la cultura.
Amici commentate in numerosi e per piacere firmatevi, anche con un nick, così da poterci anche guardare in faccia, nel senso informatico del termine.
Un grosso saluto
Salvatore Vaccarella
6 commenti:
Raccogliamo noi per primi l'invito alla discussione lanciato da Salvatore nel suo bellissimo articolo.
Hai ragione quando parli di disinformazione e mediaticità, nel senso che oggi se non si passa attraverso la tv non si esiste. Per fortuna i nuovi media come internet e ciò che ne deriva (blog, youtube, forum, ecc.) stanno aiutando a far uscire dalla clandestinità persone e tematiche dimenticate dalle TV generaliste (Rai e Mediaset).
Leggere un libro, assistere a una mostra, ecc. ci conduce verso un terreno pericoloso perchè ci costringe a PENSARE. Pensare a noi stessi e alle delusioni che possiamo avere, pensare a quello che quotidianamente vediamo facendo finta di niente e tante altre cose che ci possono creare disagio. A questo punto, l'alternativa più semplice per evitarci tutto questo ce la danno le tv, con le tette, i culi, i gossip e i reality. La logica conseguenza è la realtà che viviamo oggi e l'inevitabile futuro è quello di essere surclassati da nazioni dove oggi i giovani si riuniscono segretamente per leggere libri che parlano di libertà e diritti umani rischiando la galera.
Carissimo Salvatore Vaccarella, quanto da te scritto, se non mette in leggera crisi, quanto meno aiuta a fermarsi un momentino a riflettere.
Come giustamente dici la musica classica, sinfonica, di operetta e via dicendo, rappresentano sicuramente un momento "molto forte" per chi capisce di musica in generale, e addirittura "indigesta" per chi è solito andare avanti con il tum-tum-tum-tum delle discoteche e delle macchine con all'interno impianti stereo molto sofisticati oltre che molto costosi.
Purtroppo, come d'altronde citi nel tuo sfogo, la cultura è molto più impegnativa del reality, del tifo da ultras, delle musichette usa e getta. E mi piace anche il parallelo che hai fatto con tutti quei brani classici, ma anonimi, che ci ritroviamo a fischiare in quanto legati a pubblicità di prodotti in prima linea.
La spiegazione, modestissima s'intende, che io do a questo fenomeno e principalmente da ricundursi alla precaria divulgazione, da parte di chi è preposto a gestire la cosa pubblica, di certe manifestazioni che, notoriamente, sono destinate a una fascia molto più ristretta di pubblico.
Capiamo benissimo che una notte bianca, una notte in spiaggia, una Corrida e un concerto di Gigi D'Alessio portano fiumi di gente ai piedi del palco; tuttavia, se non si inizia, o quanto meno si tenta di farlo, a crescere anche in quei campi artistici che richiedono un maggiore "impegno acustico" non è possibile aspirare a una crescita collettiva che porta a conoscenze che allo stato attuale sono del tutto impensabili da raggiungere.
Un solo esempio incoraggiante tra tutti: fino a un paio di anni fa, il teatro in piazza per Avola era quasi un tabù:
ebbene, l'estate 2007 e quella appena trascorsa hanno avuto in programma alla Villa della Stazione le recite di alcune commedie (eseguite da DILETTANTI LOCALI) che hanno fatto registrare il pienone con tanto di sedie e sgabellini portati da casa. E fino a tre anni fa nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato sugli spettacoli teatrali in piazza.
Adesso che sta per riaprire il Teatro Comunale, perchè non puntare anche sulla buona musica?????????????
Scusate la mia longevità, ma credo che l'arte meriti questo e altro.
Saluti Nemo.
Io non sono un esperto di musica, benchè meno di musica classica. Quel che posso dire a Salvatore è di continuare a proporre la sua musica, di farla conoscere, di non mollare perchè in fondo adesso sta seminando ed io sono convinto che avrà il giusto peso tra qualche tempo. Ti parlo da persona che ama la musica rock, reggae, ska, pop, ma anche da persona che, in occasione del tuo scorso concerto alla Vittorini, ha pensato di venire ed ascoltarti per curiosità...Bene io sono rimasto quasi fino alla fine in quell'ambiente silenzioso e riflessivo ad ascoltarti e ad emozionarmi e quando sono dovuto andare via per altri impegni presi precedentemente l'ho fatto a malincuore, sperando di vedere presto che c'è un'altro concerto di musica classica....Vedi? in piccolo questo vuol dire seminare bene...Buona fortuna, sei in gamba...e grazie per le tue emozioni...
Paolo Caruso
Mi riconosco totalmente in questa frase: “Non credevo che fosse così bella e anche se non sono un cultore del genere ho apprezzato molto”. Quella serata alla Vittorini in ricordo di Luca, Salvo e Claudio è stata davvero unica.
Continua sempre così caro Salvo e non smettere mai di credere nel tuo sogno. Io faccio il tifo per te.
Invece di spendere il 90% dei fondi per spettacolini e il 10% per iniziative culturali si dovrebbe fare il contrario o almeno bilanciare 50%-50%. Occorrerebbe un pò di coraggio a fare il primo passo ma la realtà sarebbe molto diversa. Ma vallo a spiegare agli "amici"...
Ringrazio tutti per gli apprezzamenti e l'incitamento. Noi giovani dobbiamo farci sentire affinchè le istituzioni (e in piccolo il comune di Avola) incentivino ogni forma culturale. I ragazzi stanno diventando sempre più una massa di "pessi ra casa" senza regole nè interessi! Il futuro è nelle nostre mani, ma se nel presente nessuno (gli adulti che comandano)ci da una mano e nessuno (sempre loro) crede in noi, beh... la vedo dura! Ma io continuo a crederci!
Grazie 1000, sempre a disposizione
Salvatore Vaccarella
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