mercoledì 24 settembre 2008

Proposta Udc contro sballo e alcol



Articolo di Gabriella Tiralongo pubblicato su La Sicilia del 6 settembre


La sequela di morti per incidenti stradale che da aprile ad oggi ha segnato il destino di molte famiglie avolesi, il coinvolgimento dei giovani in questo triste susseguirsi di date funebri, non poteva passare inosservato per quei consiglieri comunali che quotidianamente si confrontano con la realtà giovanile soprattutto per il lavoro svolto.

A lanciare l’idea di un tavolo di concertazione capace di individuare una strategia da mettere in campo agendo in sinergia con le agenzie educative è stata la capogruppo consiliare dell’Udc, Maria Grazia Caruso. «Il consiglio comunale deve prendere coscienza che i nostri giovani stanno attraversando un momento difficile- ha esordito la rappresentante dell’Udc- Mi sento impotente
di fronte al problema dei nostri ragazzi privi di punti di riferimento, alla ricerca dello sballo continuo, sempre più soli ed incapaci di aggregarsi. L’alcolismo è troppo diffuso, la prova sono le innumerevoli bottiglie ritrovate sul lungomare e sulle spiaggia durante le nostre notti estive. Purtroppo sono stata testimone oculare di fatti che mi hanno addolorato. Ho visto giovanissimi riempire i carrelli dei supermercati di bevande alcoliche e di birra da portare in spiaggia proprio per la Notte di San Lorenzo. Se non riusciamo a dare alternative ai ragazzi vuol dire che dobbiamo riflettere e fare fronte comune con le agenzie educative».

L’unica via d’uscita, quindi, per Maria Grazia Caruso, la sinergia e la repressione che, sebbene possa sembrare un fatto negativo, a volte funziona. Così come avrebbe dovuto funzionare e non è stata attuata nel caso dell’ordinanza del sindaco con la quale si vietava agli esercenti bar e punti di ritrovo analoghi la somministrazione di bevande alcoliche dopo un certo orario, ordinanza che, secondo la capogruppo dell’Udc, sarebbe stata disattesa. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore alla polizia municipale Michele Murè per il quale il comportamento tenuto su strada dai giovani, da lui registrato in questo anno di mandato, è indice del loro malessere, e per ciò stesso è un problema di ordine generale che va affrontato con tutte le agenzie educative.

La campagna per l’uso del casco sarebbe la cartina al tornasole di una condotta che va esaminata nella globalità ed inserita nel contesto socio economico della città. Per il consigliere Franco Artale il problema non andrebbe disgiunto dalla cultura della legalità, in questo senso dovrebbe indurre a riflettere l’operazione «Nemesi» che ha stroncato un considerevole traffico di stupefacenti, in nome della quale bisognerebbe raccordarsi per trovare le giuste strategie.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Si parla,si parla ma nessuno che fa qualcosa per aiutare i giovani...Da premettere che non ho nulla contro l'amministrazione e pure io sono un giovane di 21 anni e anke se ad Avola nn c'è NIENTE nn vado ad ubriacarmi o a cercare altri tipi di sballo...Il vero problema sn i genitori ke nn insegnano ai propri figli i valori cui tutti noi dobbiamo seguire...Di famiglie cn sani principi ce ne sn ben poche e qst ci porterà al DISASTRO...Se tutti noi nn ci fermiamo un attimo e riflettiamo su come sta andando la nostra società allora ahimè ci saranno altre disgrazie....FACCIAMO QLCS XKè NN è MAI TRP TARDI!!!!!!!!La VITA è il dono + prezioso ke abbiamo nn distruggiamolo...

Anonimo ha detto...

Siete convinti che se l'amministrazione fa qualcosa per i giovani questi smettono di ubriacarsi e farsi le canne anche nei bagni della scuola???
Iniziate ad educare i genitori a fare i genitori!!!

Anonimo ha detto...

genitori inesistenti!
questa è una generazione di genitori che ha rovinato i propri figli!
incapaci!
altro che repressione per i figli..fate fare dei corsi ai genitori per diventare tali!

salvo

Anonimo ha detto...

Riguardo all'operazione "Nemesi", già una settimana dopo il gande blitz ho visto belle maglie che passeggiavano in macchina al lungomare, questa sì che è legge!!

Anonimo ha detto...

Mi rincresce dirlo, ma secondo me è tutta carta (e fiato) sprecata. Non sarà certo un manifesto di qualsiasi dimensione a scoraggiare i comportamenti irresponsabili di chi è regolarmente avvezzo ad assumere certe sostanze prima di mettersi alla guida.
Così come non sono serviti a nulla gli inasprimenti delle sanzioni del codice della strada e, purtroppo, le statistiche parlano chiaro.
Per natura io sono una persona che sostiene di dare sempre una possibilità a chi sbaglia e magari un'altra e un'altra ancora. Tuttavia credo che quando, per una "alzata di gomito" o una "sniffata di coca" di un pinco pallino qualsiasi, diventiamo tutti e indistintamente potenziali vittime, allora non dobbiamo più parlare di codice della strada, bensì solo ed esclusivamente di codice penale; anche in caso di semplice controllo con l'etilometro e senza che necessariamente si siano causati danni (o morte) a terzi.
E non mi vengano a raccontare che l'individuo che commette il reato in quei momenti è incapace di intendere e di volere. Sicuramente prima di bere o di assumere droghe si ha la lucidità per capire che, di lì a poco, se ci si siede al volante, si diventa un potenziale criminale.
Come qualcuno ha scritto in precedenza "la vita è il dono più prezioso che abbiamo, non distruggiamolo" e siccome non è permesso a nessuno di disporre della vita altrui, sopratutto per il piacere di una ubriacatura o di una sniffata, è giusto che chi sbaglia debba pagare con una pena dura e certa; allo stesso modo di quando si uccide qualcuno e con l'accusa aggravante dei "futili motivi".
Scusate per la durezza, ma io non vedo altre alternative.
Nemo

Anonimo ha detto...

Tutte chiacchere e niente di concreto, siamo veramente delusi di questo Sindaco, un bravo medico ma un pessimo amministratore. Si pensava che con la sua elezioni finalmente alcuni elementi fossero stati finalmente emarginati, e invece tutto come prima anzi peggio di prima. Ragazzi se non ci diamo da fare siamo un paese perso in mani a gente mediocre e a consiglieri che sono il nulla. Ho assistito a diversi consigli comunali veramenti disgustevoli. Non c'è l'ho con nessuno, ma una città come Avola non può avere come consiglieri elementi totalmente ignoranti, incapaci di affrontare un problemi e di dire due parole. Svegliamoci altrimenti è la fine. Purtroppo Barbagallo da conto a questi Consiglieri, se hai un minimo di orgoglio, dimettiti e mandali a fare inculo.

Anonimo ha detto...

se ci sono consiglieri incompetenti non è colpa del sindaco ma di chi li ha votati

Anonimo ha detto...

Giusto per capire di cosa di parla: ma che c'entra il Sindaco o i Consiglieri Comunali (al di là delle loro reali capacità amministrative) con chi si ubriaca o si droga prima di mettersi al volante?
E poi, proprio nel nostro territorio che con le stragi del sabato notte ha davvero poco a che fare.
E poi mica il Sindaco può riscrivere il codice della strada?
Certe cose spettano a chi di dovere; chi amministra deve solo cercare di sensibilizzate l'utenza a dei comportamenti che siano portatori di civiltà. E in questo campo credo che abbiamo poco da rimproverare ai nostri politici i quali non perdono occasione di ricordare l'uso del casco o la guida in piena efficienza psicofisica.