
Articolo di Gabriella Tiralongo pubblicato su La Sicilia del 3 settembre
Una specie di maledizione sembra essersi abbattuta sui giovani avolesi. La lunga lista dei morti che da aprile ad oggi ha segnato in maniera indelebile il destino di dodici famiglie indica che la partita con la vita debba necessariamente essere impostata su basi diverse. Dodici vite stroncate in maniera assurda, nella quasi totalità dei casi per incidente stradale o domestico confermando, purtroppo, anche ad Avola, il trend italiano.
L’incidente stradale, infatti, costituisce per i giovani, la principale causa di morte e ciò va imputato a diversi fattori di rischio, primo fra tutti la velocità eccessiva, a cui deve aggiungersi l’alcol, l’assunzione di stupefacenti e farmaci. L’Italia non riesce a risalire la sua postazione nella classifica dei paesi che puntano alla riduzione del numero delle vittime, sebbene l’introduzione della patente a punti abbia fatto registrare una sensibile riduzione del numero dei decessi. Proprio per questo si impone sempre di più una precisa strategia capace di contenere il fenomeno.
A causa delle gravissime perdite subite nell’arco di pochissimo tempo, il consiglio comunale ha deciso di ricordare ieri sera, con un minuto di raccoglimento, i giovani avolesi che dal 3 aprile al 30 agosto hanno trovato la morte in maniera assurda. «In questi giorni si sono consumati due incidenti che hanno tolto la vita a due onesti e laboriosi cittadini, Paolo Fugali e Marco Guarino che hanno lasciato nello sconforto più totale famiglia, parenti e amici. Tutto il consiglio comunale si stringe attorno alle famiglie con l’auspicio che abbia fine la sequela di questi tragici eventi» sono state le parole del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Agricola, che all’annuncio dell’ennesimo lutto che si è abbattuto sulla comunità avolese, ha voluto ricordare così le vittime elencandole una per una.
Intanto la community del sito web www.avolesi.it, con l’aiuto del gruppo giovanile della parrocchia del Sacro Cuore, "Giovani doc", si sta attivando per organizzare un concorso per tutti i giovani di età inferiore a 35 anni proprio per porre fine a questa strage silenziosa che insanguina le strade. «Uno spot per la sicurezza stradale» sarà il tema del concorso che prevede le sezioni video, audio e immagine. Al di là del concorso, che ha una importante valenza per la capacità di coinvolgimento, sarebbe opportuno organizzare una campagna di prevenzione e sensibilizzazione anche in collaborazione con le scuole, e perché no, col ministero, che vada oltre l’uso del casco e punti sulla riduzione dei fattori di rischio partendo proprio dall’informazione scientifica.
2 commenti:
Questo gesto dei consiglieri comunali è da apprezzare ma bisognerà organizzare per forza proposte e iniziative concrete a favore dei nostri giovani sennò bisognerà dare ragione a quelli che dicono che i politici si ricordano dei giovani solo in momenti tragici o a tempo di elezioni.
Gesto lodevole della classe politica avolese, ma è giunta l'ora di creare un'alternativa alle scialbe giornate dei giovani avolesi. Questo vale sia per la classe politica, che per tutte quelle realtà che dovrebbero pensare alla formazione dei giovani (scuole, parrocchie, centri giovanili, palestre, ecc.).
Colgo l'occasione per esprimere tutto il mio cordoglio a tutti i parenti e gli amici dei nostri giovani passati a nuova dimensione. Non sono morti, sono sempre con noi, manca solo la loro presenza fisica.
Infine faccio un appello a tutti i giovani: ricordatevi che la Vita è il dono più prezioso che possiamo avere... va curata e rispettata... sia la propria che quella degli altri!!!
Un augurio: che questa tragica catena di drammi familiari sia spezzata. Subito!!!
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